CORPO E MENTE INDISSOLUBILMENTE LEGATI – INTERVISTA A ROBERTO INGOGLIA

“Mens sana in corpore sano” è la notissima espres- sione latina tratta dalle Satire del poeta Giovenale, risalenti al 1° secolo d.C..
Già nel più remoto passato utilizzata per identificare la stretta re- lazione tra benessere fisico e mentale, ancora oggi rappresenta una grande verità. Studi scientifici dimostrano infatti che i bambi- ni che praticano sport ottengono maggiori risultati a scuola e che gli adulti che seguono una corretta alimentazione e praticano un regolare esercizio fisico siano più produttivi sul lavoro.

In questo numero di Atlas Magazine abbiamo voluto intervistare Benedetto Roberto Ingoglia, un imprenditore originario della Si- cilia che opera nel mercato delle energie rinnovabili e che riesce a coniugare al meglio famiglia, lavoro e tempo libero, durante il quale si dedica a una recente passione: la corsa.

M: “Ciao Roberto, sappiamo che la corsa è un hobby che hai intrapreso da poco tempo. Cosa ti ha incentivato ad iniziare a correre?”
R: “Ciao Marco, grazie per avermi invitato a questa intervista. Beh, possiamo dire che, anche se in passato non ho mai praticato attività sportive con la giusta costanza, ho sempre avuto delle pas- sioni, durate però stagioni più o meno brevi, tipo lo sci d’inverno o le immersioni d’estate.

La scintilla della corsa è scattata durante un bellissimo corso di formazione da me frequentato a Montecarlo, nel novembre 2019, durante il quale, tra i vari argomenti riguardanti la leader- ship, veniva spiegata bene l’importanza di tenersi in forma, al fine di essere sempre più produttivi anche nella propria attività lavorativa, che affermava chiaramente il concetto “mente sana in corpo sano”.
Concetto, a me noto da tempo, ma evidentemente in quell’occa- sione il relatore è stato più incisivo, inserendo tra i programmi di formazione, quello relativo alla partecipazione alla maratona di New York, corso comprensivo di preparazione tecnica adeguata per coloro i quali, come me, non avevano mai corso prima. Così mi sono creato la sfida.
Quindi, grazie anche a degli amici che da anni praticano questo sport, mi sono iscritto a un’associazione sportiva del mio paese natio, Partanna (in provincia di Trapani) e ho iniziato ad allenarmi. Tutto questo alla veneranda età di 56 anni.“

M: “Dimostrazione che non è mai tardi per acquisire nuove buone abitudini! Che emozioni provoca la corsa?”
R: “Le emozioni sono soggettive. Nel mio caso, posso dire che la corsa mi crea principalmente un senso di forza, libertà ed euforia: il cosiddetto “Runner’s high”, la sensazione di poter continuare a correre senza limiti, che mette in secondo piano la fatica e i dolori muscolari.

In effetti, è scientificamente provato che il nostro cervello durante la corsa produce endorfine in grado di far diminuire la stanchezza dovuta alle lunghe distanze. Quando corro mi sento libero, privo di pensieri e paradossalmente molto concentrato. È proprio durante la corsa che mi vengono in mente nuove idee che subito dopo razionalizzo e metto in pratica.”

M: “L’allenamento non è tutto… segui una dieta particolare? O semplicemente cerchi di evitare qualche alimento?”
R: “È risaputo che una dieta sana ed equilibrata aiuta molto nelle prestazioni. Su questo devo sicuramente migliorare. Diciamo che sono veramente impeccabile solo qualche giorno prima del- la gara: evito alcolici e cibo “spazzatura”, alterno carboidrati (che vanno bene sia prima che dopo la corsa), e proteine, mangio anche tanta frutta.”

M: “Fisico, ma anche testa. Cosa fai per tenere alta la mente?”
R: “Il fisico è solo la base. Poi, nel mio caso, iniziando a 56 anni uno sport così duro, possono sorgere diversi problemi fisici. Il primo anno, li ho avuti tutti! Dal mal di schiena, alla tendinite, a traumi muscolari e molto altro. Però sono una persona convinta del fatto che ciò che non uccide fortifica; quindi, non mi sono mai fermato e ho continuato ad allenarmi e ad andare avanti con perseveranza e costanza.

È la testa, il cervello, che ti fa fare la differenza: solo se sei convinto di quello che fai e sai dove vuoi arrivare, riesci a ottenere tutto ciò che è nelle tue capacità fisiche.
La mia vera forza sta nella concentrazione e nella visualizzazione mentale di quello che sarà il risultato finale. Quando riesci a concentrare tutte le tue energie mentali in quella direzione allora il risultato è garantito.

Il consiglio che do a tutti è proprio questo: visualizzare l’arrivo di ogni gara e vedersi euforici nel momento in cui si taglia il traguardo.
Così, soprattutto nei momenti più duri e più critici, si troverà la forza per proseguire e raggiungere il risultato previsto. Posso garantirvi che questa tecnica funziona per tutto, non solo per lo sport.”

M: “Un concetto bellissimo quest’ultimo. È interessante vedere come si può applicare lo spirito sportivo a tutti gli altri ambiti della vita. Sembra tutto perfetto. Ma dicci, come fai a conciliare tutti i tuoi impegni lavorativi e familiari con lo sport? Come riesci a trovare il tempo?”

R: “Mi hanno insegnato che una regola fondamentale per essere un bravo imprenditore è la delega, alla quale però deve seguire un accurato controllo. Aver delegato diverse attività mi consente oggi di ritagliare il tempo da dedicare all’allenamento.
La corsa stimola in me nuove idee e soluzioni lavorative, quindi, è sempre tempo dedicato al lavoro. In definitiva, un imprenditore resta sempre collegato mentalmente con i propri impegni, anche mentre fa altro. Questo per quanto riguarda gli allenamenti.

Le gare, invece, si svolgono di domenica e spesso lontano da casa, togliendo tempo che di norma dedico ai miei cari.
Ma come ho detto in tante altre occasioni, la mia fortuna è quella di avere una famiglia che mi segue e mi supporta in tutto, anche nelle mie passioni! Quando è possibile mi segue durante le gare, trasformando una normale domenica in una straordinaria giornata, ricca di emozioni. Questa credo sia la cosa più bella, che ogni persona vorrebbe avere.”

M: “Lavoro, sport, ma soprattutto famiglia, grazie Roberto. Abbiamo un’ultima domanda, rivolta al futuro, per quanto riguarda la tua passione della corsa. Quali sono gli obiettivi che vuoi raggiungere nei prossimi anni?”

R: “Ho iniziato questo sport pensando di partecipare alla Maratona di New York, cosa che, purtroppo, a causa degli eventi pandemici, non sono ancora riuscito a realizzare.

Con l’augurio che tutto possa tornare alla normalità quanto pri- ma, posso assolutamente affermare che mi piacerebbe partecipare alle maratone di tutte le capitali europee, Londra in primis, ma New York resta assolutamente la meta più ambiziosa!”

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