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Le città resilienti

Tra urbanizzazione e sostenibilità


bicchiere alcol
Giardino botanico di Singapore

Con “urbanizzazione” si indica il processo che vede una crescente concentrazione della popolazione nelle aree urbane, con la conseguente espansione delle stesse e conseguente sviluppo di infrastrutture, edifici e servizi e che quindi, se da un lato porta con sé importanti opportunità economiche e culturali, dall’altro comporta profondi e complessi impatti ambientali e sociali.


Ecco i più significativi effetti sull’ambiente dell’urbanizzazione.


Consumo di suolo e conseguente cambiamento climatico

L’espansione delle aree urbane comporta l’utilizzo di aree agricole per la costruzione di nuove abitazioni ed infrastrutture. Questo comporta il cosiddetto effetto “isola di calore” per il quale l’uso intensivo del suolo e la costruzione di edifici con materiali impermeabili quali cemento ed asfalto comporta una riduzione della capacità di assorbimento dell’acqua piovana ed il raffreddamento dei suoli (con anche conseguente domanda di energia per

il raffreddamento).


Inquinamento di aria e acqua

L’urbanizzazione comporta un aumento di traffico ed attività industriale che generano inquinamento acustico ed atmosferico. A questo si affianca l’inquinamento dell’acqua per l’aumento delle acque reflue (acque che risultano da attività domestiche, industriali, agricole e urbane, e che, a causa del loro utilizzo, sono diventate contaminate e non

più adatte al consumo umano o per altri usi senza un adeguato

trattamento).


Perdita di biodiversità e spazi naturali

La cementificazione di terreni prima occupati da ecosistemi naturali riduce gli habitat naturali mettendo a rischio la biodiversità e vede una riduzione degli spazi verdi, con conseguente riduzione della capacità della flora di assorbire anidride carbonica.


Aumento delle emissioni di gas serra

La maggiore domanda energetica è spesso soddisfatta tramite fonti non rinnovabili

che quindi contribuiscono ai cambiamenti climatici globali. L’urbanizzazione ha anche importanti implicazioni sociali, che si manifestano nella vita quotidiana delle persone:

  • problemi di sovraffollamento: la crescente domanda di abitazioni e la costruzione di nuove case può provocare una crescita incontrollata delle città con fenomeni di sovraffollamento, con scarse condizioni abitative, mancanza di servizi e povere condizioni igieniche;

  • disuguaglianze sociali: possibile concentrazione delle risorse in poche aree con conseguenti differenze sociali marcate tra i vari quartieri di una stessa città. Le aree più povere sono spesso marginalizzate, con scarse infrastrutture, servizi sanitari e educativi limitati, e pochi posti di lavoro;

  • salute e benessere: l’esposizione all’inquinamento atmosferico, il sovraffollamento, il rumore, la mancanza di spazi verdi e la vita sedentaria possono portare a un peggioramento della qualità della vita con effetti negativi sulla salute mentale e fisica.


Come si possono vincere le sfide legate all’urbanizzazione ed ai suoi effetti?

La risposta sembra essere la costruzione di città resilienti.


Esse sono città in grado di adattarsi e rispondere efficacemente agli shock, siano essi ambientali, sociali, economici o politici. La loro caratteristica è di saper anticipare, assorbire, adattarsi e trasformarsi di fronte a cambiamenti o disastri, riducendo al minimo i danni e garantendo un rapido recupero delle sue funzioni vitali: non si tratta solo di affrontare le emergenze, ma anche di sviluppare una cultura di prevenzione e adattamento a lungo termine, in modo da migliorare la qualità della vita di tutti i cittadini, anche in situazioni difficili.


Come si costruisce la resilienza?

Si costruisce con un approccio integrato che combini sostenibilità ambientale e urbana, giustizia sociale, innovazione tecnologica, governance partecipativa e la promozione dell’educazione e consapevolezza ambientale.

  • Pianificazione urbana sostenibile: piani urbani che rispondano ai bisogni immediati e futuri, puntando su un uso efficiente del suolo e un equilibrio tra urbanizzazione e natura. Una pianificazione integrata che unisca la gestione ambientale, la crescita

    economica e la protezione sociale. Le città devono quindi investire in sistemi di trasporto pubblico efficienti, reti idriche che riducano gli sprechi e gestione dei rifiuti che favorisca il riciclo e la riduzione dei materiali non riciclabili. L’uso di materiali ecologici per la costruzione degli edifici è un passo fondamentale per promuovere la sostenibilità.

  • Adattamento ai cambiamenti climatici: l’adozione di tecnologie verdi, come l’energia solare ed eolica, l’integrazione di spazi verdi urbani, come parchi e giardini pensili, che possono assorbire l’acqua piovana e ridurre l’effetto “isola di calore”.

  • Giustizia sociale ed inclusione: le politiche urbane devono promuovere l’inclusività e la giustizia sociale, garantendo che tutti i cittadini, indipendentemente dalla loro condizione economica, possano accedere a servizi essenziali quali la sanità, l’istruzione e il lavoro. Ciò implica la costruzione di quartieri accessibili, la riduzione della povertà urbana e la creazione di spazi di socializzazione che favoriscano l’integrazione.

  • Governance partecipativa: il coinvolgimento attivo della comunità nelle decisioni con oggetto la pianificazione urbana permette di rispondere meglio alle esigenze dei cittadini, in particolare quelli più deboli e di sviluppare soluzioni che siano veramente sostenibili e condivise.

  • Innovazione tecnologica: utilizzo di tecnologie avanzate per gestire in modo più efficace le risorse, migliorare la qualità della vita dei cittadini e rispondere a eventi imprevisti.


Esempio concreto di città che ha adottato politiche resilienti è Singapore, città che affronta con successo le sfide ambientali, sociali ed economiche, mantenendo al contempo un elevato standard di vita per i suoi abitanti; le politiche e le soluzioni adottate ne fanno un modello di resilienza urbana per altre città in tutto il mondo.


Ecco alcune delle principali ragioni per cui Singapore è una città resiliente.

  • Adattamento al cambiamento climatico e gestione delle acque. Singapore è particolarmente vulnerabile agli impatti del cambiamento climatico, come l’innalzamento del livello del mare, le inondazioni e il riscaldamento urbano. Per affrontare queste sfide, la città ha adottato una serie di politiche innovative di adattamento climatico e gestione delle risorse idriche.

    • Gestione delle acque piovane: la città ha sviluppato un sistema avanzato di gestione delle acque, che include canali, serbatoi e impianti di raccolta delle acque piovane. Il systeme NEWater, che recupera e riutilizza l’acqua trattata, è un esempio di come essa affronti la scarsità d’acqua e rendendosi meno vulnerabile alle siccità.

    • Infrastrutture per la protezione dalle inondazioni: la città ha costruito barriere anti-inondazioni, muri di protezione costiera e sistemi di drenaggio che proteggono la città dalle inondazioni. Essa si è anche impegnata nell’uso di tecnologie intelligenti

      per monitorare i livelli di acqua e dei flussi piovosi, riducendo il rischio di inondazioni urbane.

    • Pianificazione urbana resistente al clima: adozione di politiche di costruzione di edifici elevati e urbanizzazione resiliente per prevenire danni causati l’innalzamento del livello del mare. Alcuni edifici sono progettati per stare sopra il livello dell’acqua, mentre altre aree vengono monitorate per garantire che le infrastrutture resistano ai cambiamenti climatici.


  • Urbanizzazione Sostenibile e Infrastrutture Verdi.

    • Giardini e parchi urbani: ampia rete di giardini urbani e parchi verticali. Il famoso Giardino Botanico di Singapore e il Gardens by the Bay, con le sue torri verdi, sono esempi emblematici di come la natura e l’urbanizzazione possano convivere. Queste aree verdi aiutano a migliorare la qualità dell’aria, ridurre l’effetto isola di calore e offrire spazi di svago per la comunità.

    • Sostenibilità e edilizia verde: Singapore ha lanciato il Singapore Green Building Council e incentiva la costruzione di edifici che soddisfano i più alti standard di sostenibilità, come la certificazione Green Mark, che promuove l’efficienza energetica e l’uso di materiali ecologici. Gli edifici verdi sono fondamentali per ridurre il consumo di energia e per garantire la sostenibilità a lungo termine.


In conclusione, le città resilienti rappresentano un concetto cruciale per affrontare le sfide urbane, ambientali, sociali ed economiche che si stanno intensificando con l’aumento della popolazione mondiale, i cambiamenti climatici e le crescenti disuguaglianze.


Il concetto di resilienza si estende quindi oltre la capacità di reagire a una crisi, abbracciando anche la capacità di adattarsi, rinnovare e garantire una vita migliore per le generazioni future.

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