Riciclare nel quotidiano
- Debora Bizzi
- 15 mar
- Tempo di lettura: 3 min
Riciclare. Riutilizzare un materiale di scarto o di rifiuto, recuperare.

Fin dalla tenera età oggi - ed ormai da diversi anni, almeno spero, spieghiamo e raccontiamo ai nostri bambini l’importanza del riciclo.
Già dalla scuola dell’infanzia, o dalla primaria, i nostri futuri uomini e donne di domani imparano a riconoscere il materiale e, di conseguenza, a riciclarlo nel bidone corretto, al fine di permetterne il giusto riutilizzo.
Carta e plastica, ma non solo. Ai bambini delle scuole dell’infanzia e, soprattutto, alla primaria, si spiega già la differenza tra i differenti materiali, quindi anche vetro, alluminio…
E loro sono meravigliosamente attratti da queste conoscenze, attenti e disposti ad imparare le giuste pratiche per salvaguardare il nostro vivere, per salvaguardare la nostra Amica Terra.
Il termine, nella sua accezione principale, indica la trasformazione di materiali di scarto o di rifiuti in nuove risorse o beni attraverso processi industriali più o meno complessi. Ma oggi ha assunto differenti sfaccettature. I più bravi di noi, riciclano l’impossibile.
Perché ormai la parola RICICLARE è quasi il nostro karma di vita.
Possiamo riciclare i mobili, gli indumenti, tutti quegli oggetti che nel nostro quotidiano non sono più adatti e, per questo motivo, scegliamo di far sì che la loro vita continui, e si adatti al quotidiano di qualcun altro.
Sia per “recuperare” qualche euro in più. I motivi possono essere differenti ma l’obiettivo è lo stesso. Perché buttare il mobile della TV che ho sostituito perché troppo piccolo rispetto alle mie necessità? Al di là del fatto che smaltirlo nel modo corretto sarebbe anche un tantino scomodo, in molti scelgono di provare a venderlo, o addirittura, i più bravi, a donarlo.
Così, donano al mobile la possibilità di rivivere in un’altra casa, un’altra famiglia, di essere riutilizzato. Già alla scuola primaria e, in particolare, già in prima elementare, spieghiamo ai nostri bambini le “3 erre del Riciclo”: Ridurre, Riusa, Ricicla.
Fondamentali per una vita sostenibile.
Rappresentano una linea guida per minimizzare il nostro impatto sul Pianeta, che sono i tre cardini per una vita veramente sostenibile.
Rappresentano le tre azioni che ognuno di noi dovrebbe adottare e, sinceramente, spero che già la maggior parte di noi abbia adottato.
Note anche come le tre R della sostenibilità, vengono spiegate ai nostri bambini con esempi semplici.
Ridurre, nel senso di ridurre la quantità di rifiuti che generiamo quotidianamente, e ciò si può ottenere attraverso la consapevolezza di ognuno di noi: compriamo due bottiglie grandi di bibita piuttosto che quattro o più lattine, per esempio.
Evitare gli sprechi, ed acquistiamo solo ciò di cui abbiamo davvero bisogno.
Riusa, nel senso di allungare la vita utile del prodotto invece di buttarlo via al primo segno di usura. Riutilizziamo il barattolo di vetro della marmellata per conservare altro, ad esempio.
Ricicla, cioè trasformare i rifiuti in prodotti idonei ad un nuovo utilizzo. Quindi, fai una buona raccolta differenziata!
Un modo differente oggi di riutilizzare è la vendita o la donazione di prodotti attraverso siti online o applicazioni. Quando qualcosa non ci serve più, piuttosto che buttarla, proviamo a venderla su subito.it o su app come Vinted o Wallapop.
Ognuna di queste piattaforme, poi, ha uno specifico target di destinazione. E ci aiutano a salvaguardare il nostro Pianeta, ma anche a donare al prossimo, o a recuperare alcune delle spese effettuate.
E tu le conosci? Le utilizzi?
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