Da più di un anno la nostra società è gravemente ferita dal coronavirus e la normalità che conosciamo è ormai solo un ricordo lontano.
Stiamo decisamente affrontando un periodo intenso sotto ogni aspetto, da quello economico a quello psicologico, che mette a dura prova tutti noi.
Ma oltre alla parte negativa è sacrosanto poter anche scrivere delle notizie che rafforzino il nostro spirito, che aprano dei piccoli spiragli di luce speranzosi per tornare a vivere tutti assieme quella che prima definivamo “quotidianità”. Oggi più che mai uno degli aspetti fondamentali di questo tema è proprio quello del viaggio: vedere posti nuovi o i propri parenti lontani.
Ecco perché oggi vi parlerò del Certificato Verde, il primo passo per tornare a conquistare la nostra normalità di sempre. Ma andiamo con ordine.
CHE COS’È:
Il certificato verde digitale sarà una prova del fatto che una persona è stata vaccinata contro la COVID-19, è risultata negativa al test o è guarita dalla COVID-19. Il certificato sarà disponibile, gratuitamente, in formato digitale o cartaceo, e comporterà un codice QR che ne garantirà la sicurezza e l’autenticità. La Commissione predisporrà un gateway (una porta in parole povere) per garantire che tutti i certificati possano essere verificati in tutta l’UE e aiuterà gli Stati membri nell’attuazione tecnica dei certificati.
COME SI OTTIENE IL CERTIFICATO?
Le autorità nazionali sono responsabili del rilascio del certificato. Potrebbe, ad esempio, essere rilasciato dagli ospedali, dai centri di test o dalle autorità sanitarie.
La versione digitale può essere salvata su un dispositivo mobile. I cittadini possono inoltre richiedere una versione cartacea. Entrambe le versioni disporranno di un codice QR contenente le informazioni essenziali e di un sigillo digitale per garantire l’autenticità del certificato.
IN CHE MODO CONTRIBUIRÀ ALLA LIBERA CIRCOLAZIONE?
Il certificato verde digitale sarà accettato in tutti gli Stati membri dell’UE. Contribuirà a far sì che le restrizioni attualmente in vigore possano essere revocate in modo coordinato.
Quando viaggiano, tutti i cittadini dell’UE o i cittadini di paesi terzi che soggiornano o risiedono legalmente nell’UE in possesso di un certificato verde digitale dovrebbero essere esentati dalle restrizioni alla libera circolazione allo stesso modo dei cittadini dello Stato membro visitato.
Se uno Stato membro continua a imporre ai titolari di un certificato verde digitale l’obbligo di quarantena o di effettuare un test, deve comunicarlo alla Commissione e a tutti gli altri Stati membri e giustificare tale decisione.
Non sarà quindi (in teoria) più necessaria la quarantena una volta atterrati in un nuovo territorio appartenente all’Unione Europea e soprattutto se si è legalmente cittadino europeo.
COME FUNZIONERÀ IL CERTIFICATO?
Sarà disponibile in 2 versioni, ossia cartaceo e digitale e verrà fornito con un codice QR per evitarne la falsificazione. Nel momento di verifica, verrà scansionato il codice QR e verificata la firma.
Ogni organismo autorizzato a rilasciare i certificati ha la chiave di firma digitale, così da poter rendere sicuro e verificabile ogni documento, e verranno protetti in una banca apposita in ciascun paese.
La Commissione europea successivamente creerà una porta mediante la quale tutte le firme dei certificati potranno essere verificate in tutta l’UE. I dati personali codificati nel certificato non passeranno attraverso il gateway dato che ciò non è necessario per verificare la firma digitale. La Commissione europea aiuterà inoltre gli Stati membri a sviluppare un software che potrà essere utilizzato dalle autorità per controllare i codici QR.
HA IMPORTANZA QUALE VACCINO I CITTADINI HANNO RICEVUTO?
Viste le tante polemiche trascorse in queste settimane di vaccinazioni, è anche lecito farsi questo tipo di domanda, anche per capire le diverse restrizioni di questa proposta della Commissione Europea.
Ebbene I certificati di vaccinazione saranno rilasciati a una persona vaccinata con qualsiasi vaccino contro la COVID-19. Per quanto riguarda la deroga alle restrizioni sul tempo di quarantena al momento di arrivo, gli Stati membri dovranno accettare i certificati di vaccinazione per vaccini che hanno ottenuto l’autorizzazione all’immissione in commercio nell ‘UE.
QUALI SARANNO LE PROSSIME TAPPE DI QUESTA DECISIONE STORICA PER TORNARE A VIAGGIARE?
Dopo l’approvazione, la Commissione europea istituirà un’infrastruttura digitale che agevoli l’autenticazione dei certificati verdi digitali. Gli Stati membri invece dovranno apportare le modifiche necessarie ai rispettivi sistemi nazionali di cartelle cliniche. Tutto questo processo si verificherà nell’estate 2021.
QUANDO VERRÀ PORTATO IN TUTTO IL MONDO QUESTO PERMESSO?
La commissione collabora con l’Organizzazione mondale della sanità e l’organizzazione internazionale che rappresenta il trasporto aereo per garantire che i certificati rilasciati nell’UE possano essere riconosciuti nel resto della giurisdizione mondiale.
Il Certificato Verde diventa di fatto il primo vero passo per un ritorno alla nostra normalità, per viaggiare e scoprire in tranquillità e senza dover passare dalle annose quarantene che oggi giustamente per precauzioni vengono stabilite per chi si ritrova a dover compiere un viaggio, sia per lavoro che per svago.