Francesco BriguglioPresidente di Energy Academy, è stato premiato al Campidoglio nell’ambito della dodicesima edizione del prestigioso premio internazionale “Italia del Merito”.
La cerimonia che si è svolta alla presenza delle più alte cariche Istituzionali ha conferito il premio per “la sua straordinaria capacità di promuovere la formazione in tutti i settori economici e sociali”.
“Sono onorato – ha dichiarato il Presidente Briguglio – di ricevere questo riconoscimento alla presenza di una grande personalità come quella del Premio Nobel per la Pace, prof. Riccardo Valentini. Questo sarà uno stimolo a raggiungere sempre grandi obiettivi. La conoscenza oggi è patrimonio inestimabile su cui costruire il nostro futuro.”
Briguglio Mental and life coach, Presidente di Energy Academy, oggi una tra le più importanti aziende nel campo della formazione attitudinale e comportamentale, ha maturato oltre 30 anni di esperienza nella formazione di reti commerciali, con oltre 20.000 partecipanti ai suoi corsi attitudinali e comportamentali, specializzandosi in “Tecniche sulla Comunicazione” ed in particolare nelle tecniche di approccio e nei meccanismi di pensiero dei processi decisionali.
La prestigiosa kermesse in collaborazione con le principali istituzioni italiane, seleziona le eccellenze di quell’Italia del merito che si è distinta per impegno e valore.
Il prestigioso award è stato ideato dalla giornalista professionista, Katia La Rosa, Presidente di ITDIFESA, che da anni collabora con la istituzioni parlamentari, nella logica di promozione di tutti i settori economici e sociali.
La cerimonia si è svolta alla presenza del Premio Nobel per la Pace, Prof. Riccardo Valentini e di altri illustri personaggi delle istituzioni civili e militari tra i quali: il Generale Corpo d’armata Antonio Vittiglio, Direttore Generale del Personale Militare del Ministero della Difesa; il Colonnello Domenico Pisapia, Comandante il Primo Reggimento granatieri di Sardegna, il maggiore dei Carabinieri Antonio Guerriero, il Generale di Brigata Ugo Angeloni, Comandante della polizia locale di Roma Capitale, la dott.ssa Giancarla Minervini, Marco Camisani Calzolari, esperto di Cyber e inviato di striscia la notizia.
Nell’ambito della cerimonia, condotta dalla giornalista Rai Carmen Di Stasio, la fondatrice Katia La Rosa, ha illustrato il volume “Salvator Mundi: strategie ed opportunità per un’Europa unita”, in prossima uscita e che sarà presentato alla Camera dei deputati il 25 maggio. Il progetto è stato già lanciato a bordo della Nave scuola Amerigo Vespucci. “In questo particolare momento storico – ha dichiarato Katia La Rosa ideatrice del volume– diffondere la cultura della pace applicata in ogni ambito culturale, sociale, economico ed istituzionale, è un approccio sostenibile allo sviluppo dell’intero pianeta. Abbiamo scelto illustri punti di vista per raccontare questo particolare momento storico analizzando le sfide che ci attendono. Proiettare nel futuro le conseguenze delle proprie scelte è uno strumento indispensabile per affrontare il presente”.
Il Presidente di Energy Holding e fondatore di Energy Italy SpA tra le eccellenze premiate alla prestigiosa cerimonia in Campidoglio
Roma. 17 03 2023 La XII edizione di “Italia del Merito” si è svolta nella prestigiosa sala del Campidoglio di Roma, in collaborazione con le principali istituzioni italiane, al fine di selezionare le eccellenze che si sono è distinte per impegno e valore.
Tra le personalità premiate spicca Benedetto Roberto Ingoglia, Presidente di Energy Holding e fondatore di Energy Italy SpA, premiato “per la sua straordinaria capacità imprenditoriale nell’aver innovato sistemi e processi volti a tutelare la sostenibilità ambientale e per futuri progetti di riqualificazione ambientale post conflitto”.
Prof. Riccardo Valentini, Premio Nobel per la Pace, Katia La Rosa Presidente di ITDIFESA e Benedetto Roberto Ingoglia Presidente Energy Holding e Fondatore Energy Italy SpA
Un altro importante traguardo da aggiungere ai numerosi successi di Benedetto Roberto Ingoglia che, ancora una volta, si distingue per il suo impegno e i risultati ottenuti.
Il Premio Internazionale Italia del Merito è infatti uno dei riconoscimenti più prestigiosi in Italia, ideato dalla giornalista professionista, Katia La Rosa, Presidente di ITDIFESA, giunto alla dodicesima edizione con le collaborazione delle Istituzioni Italiane e della Presidenza del Campidoglio, ha l’obiettivo di creare una rete di valore che dia visibilità a chi si è distinto nel proprio ambito d’intervento.
Katia La Rosa Presidente di ITDIFESA
La selezione del comitato direttivo composto da esperti di settore e personalità di rilievo è molto rigorosa. Sono infatti valutati non solo gli obiettivi raggiunti, ma anche l’originalità e l’innovazione delle idee, la rilevanza sociale e culturale del lavoro, la continuità e l’impegno nella carriera, e la capacità di influenzare positivamente la società e l’ambiente in cui si vive.
Nel caso di Benedetto Roberto Ingoglia, infatti, non è stata solo la sua capacità imprenditoriale ad essere riconosciuta, ma anche e soprattutto l’ambito in cui essa è stata applicata negli ultimi anni: la sostenibilità ambientale, una delle sfide più importanti che la società contemporanea deve affrontare.
“E’ stato un onore- ha dichiarato il Presidente Ingoglia – ricevere il prestigioso award alla presenza del Premio Nobel perla Pace, prof. Riccardo Valentini oggi membro dell’Intergovernamental Panel on Climate Change. Questo sarà uno stimolo a perseguire sempre più grandi obiettivi per garantire ai nostri figli futuro sostenibile.”
“Grazie all’attività svolta con Energy Italy SpA, – ha continuato il presidente- ci impegniamo ogni giorno a diffondere una cultura sostenibile, che consenta non solo di diventare indipendenti dal punto di vista energetico grazie alle rinnovabili, ma anche e soprattutto di prendere coscienza dell’opportunità che le fonti inesauribili possono dare nella lotta al cambiamento climatico, per le attuali e future generazioni, verso una vera e propria transizione energetica”.
Per Benedetto Roberto Ingoglia, ricevere il Premio Italia del Merito rappresenta un ulteriore importante riconoscimento, che sarà ancora più di stimolo e motivazione per continuare a lavorare con impegno e passione, consapevole che il proprio operato è sempre più apprezzato e riconosciuto da esperti e personalità di rilievo a livello nazionale e internazionale. Tra gli ospiti alla prestigiosa manifestazione autorità civili e militari: il Generale Corpo d’armata Antonio Vittiglio, Direttore Generale del Personale Militare del Ministero della Difesa; il Colonnello Domenico Pisapia, Comandante il Primo Reggimento granatieri di Sardegna, il maggiore dei Carabinieri Antonio Guerriero, il Generale di Brigata Ugo Angeloni, Comandante della polizia locale di Roma Capitale, la dott.ssa Svetlana Celli, presidente dell’assemblea Capitolina, il Vescovo di Eraclea Enrico dal Covolo.
In questi anni, ormai quasi venti, i social hanno avuto una popolarità senza storia, complici del fatto e caratteristica in grado di rendere tutti senza distinzione un canale o meglio un media.
La condivisione è la parola d’ordine: i propri pensieri, umori, esperienze in qualsiasi momento.
Un mezzo così potente da creare anche nuovi lavori per aziende e privati (influencer) dove in una piazza gigante puoi urlare il tuo messaggio o meglio ancora vendere un prodotto e servizio.
Sembrerebbe tutto meraviglioso ma anche in questo caso abbiamo alcuni importanti stonature che sfidano anche se vogliamo la moralità di ciascuno di noi.
Fake news, appropriazione di contenuti, condivisione di materiale oltre il limite della decenza (senza chiaramente alcun permesso dei diretti interessati) o ancora più importante la costante necessità di usare i social come filtri della propria vita per dare semplicemente idea o sensazione di essere nel pieno della felicità.
In questo contesto nasce BeReal, il social che propone un’alternativa al solito utilizzo dei social, riducendone al minimo le caratteristiche o se vogliamo le utilità (via storie, via post, filtri ecc.).
La caratteristica unica è la trasparenza dei contenuti: ogni giorno e ad un’ora casuale ti verrà chiesto di postare una foto fronte e retro entro un limite di tempo, così da non dare alcuna possibilità di montare o filtrare i tuoi momenti privati ma farti vedere chi sei e cosa fai davvero in quell’esatto momento. Ma non solo, il social non ti permette di vedere i post degli altri a meno anche tu non abbia fatto lo stesso!
Per garantire questa autenticità vengono usate tecnologie avanzate come l’intelligenza artificiale e blockchain, sistemi ad oggi rivoluzionari per i social che ormai di fatto stanno entrando in questo mondo virtuale (come il Metaverso).
Oltre alla verità e alla trasparenza, BeReal promuove anche l’inclusione e la diversità, incoraggiando gli utenti a condividere esperienze e punti di vista diversi. La piattaforma è pensata per creare un ambiente amichevole e inclusivo, indipendentemente dalle convinzioni personali, identità o background.
BeReal promette di proteggere i dati personali degli utenti in modo rigoroso, garantendo che non vengano utilizzati per fini commerciali o per la creazione di profili pubblicitari. Inoltre, gli utenti hanno il pieno controllo sui propri dati personali e su come vengono utilizzati sulla piattaforma.
In conclusione, BeReal rappresenta una nuova frontiera nel mondo dei social network, che punta a creare un ambiente virtuale dove la verità e la trasparenza sono al centro della conversazione, e dove gli utenti sono incentivati a condividere esperienze autentiche e a esprimersi liberamente.
Un pubblico enorme, idoli, un giorno alla settimana completamente dedicato dove il paese si ferma a guardare. Non stiamo parlando di religione, o almeno non solo quello, ma dello sport.
In questo articolo guarderemo dall’alto quello che è il ruolo sociale di quest’ultimo: come influenza le nostre vite? Religione e Sport sono così diversi e se no, cosa li accomuna?
Non parliamo solo di religione o come il pubblico viene fortemente influenzato, partiamo dal campo di gioco.
Per garantire la miglior riuscita di una partita infatti esistono regole che non solo aiutano a dare una forte mano alla competitività e al divertimento, ma insegnano valori positivi come il rispetto reciproco tra gli avversari, il fair-play, l’uguaglianza, il mix tra culture e nazionalità.
Quindi nel terreno di gioco si è visto un campo fertile per chiaramente lasciare spazio alle regole ma anche per trasmettere sensazioni che raramente possiamo vedere nella vita di ogni giorno dove le regole esistono certamente ma la convivenza spesso è lasciata al buon senso o a diversi altri fattori come l’educazione ricevuta, ideali e potremmo continuare.
Lo sport, quindi, ha anche un effetto di “livellatore” potremmo dire, dal momento che i valori citati prima vengono pienamente rispettati e questo fa riflettere per due motivi:
Dove saremmo oggi senza lo sport? La nostra società ne risentirebbe tantissimo in quanto non avrebbe sfoghi per il divertimento e il rispetto, sembrerebbe almeno.
Perché è solo grazie a questo che riusciamo a fare della nostra comunità un qualcosa di sereno (ad eccezione di certi episodi), conviviale, uguale per tutti?
Un esempio lampante, ad esempio, era quello della Prima guerra mondiale dove soldati tedeschi e inglesi in occasione del Natale, hanno volontariamente fermato il conflitto per godersi l’unico momento per stare insieme gli uni con gli altri e giocare a calcio.
Un effetto incredibile per quanto mi riguarda quello dello sport che ha su ognuno di noi: ci si diverte, ci si arrabbia, si compete, si cresce ma soprattutto si crede.
Si crede nella propria squadra, atleta, e spesso influenza il nostro umore durante le settimane.
Non solo passione però, parliamo del ruolo sociale anche per quanto riguarda la salute.
Lo sport migliore la nostra condizione fisica, mentale, aiuta a sfogarsi e liberarci dai nostri pensieri negativi.
Anche in questo caso spesso non ci rendiamo conto, ci passa sotto gli occhi ma il ruolo cruciale che riveste l’attività sportiva o competitiva è noto a pochi, come se ci avesse sedato con la sua bellezza, che può risiedere nella semplicità o complessità.
Al momento, quindi, ricopre due ruoli nella nostra società: coesione sociale (con il divertimento e la comprensione interculturale) e salute.
Ma come detto all’inizio, un ruolo determinante e ancora più incredibile è quello rituale: lo sport incarna valori potenti e ben radicati, capaci di riunire persone attorno a degli idoli e provare un amore privo di giudizio o talmente potente da renderlo inossidabile (se la squadra perde o vince la si sostiene sempre ad esempio. Comprende però anche i lati negativi di questo aspetto: un fanatismo sfegatato condito da violenza, fazioni.
Una delle contraddizioni più assurde al giorno d’oggi che ricordano moltissimo la relazione tra religioni nel mondo, dove una dovrebbe essere meglio dell’altra, regole di gruppo assurde, squadrismo e tragedie.
Senza tutto questo però l’umano come condizione a mio parere cessa di essere tale. Fin dall’antichità, infatti, ci siamo circondati di queste regole e valori, vogliamo tutto questo.
L’essere umano quindi è cattivo? Si, può essere, ha la volontà di cambiare ma a volte è talmente immerso nel calderone dei propri ideali da dimenticarsi di essere parte di una specie “sociale” come diceva Aristotele, cadendo nella bestialità più becera e ingenua.
La sua importanza comunque risiede anche a livello economico: i giocatori al giorno d’oggi valgono milioni di euro, vengono costruiti stadi sempre più incredibili e fuori dall’immaginazione, vengono creati quindi nuovi posti di lavoro.
Un ruolo quindi non da poco che possiamo quindi riassumere in diverse chiavi:
Lo sport è una fonte di integrazione
Lo sport è quanto più simile ad una religione spesso, con i pregi e difetti che la caratterizzano
Donare il sangue è un atto di solidarietà altruista e sicuro, che può salvare vite umane.
L’AVIS (Associazione Volontari Italiani del Sangue – https://www.avis.it/) è un’organizzazione non-profit che si dedica alla raccolta di sangue e alla promozione della cultura della donazione. Presente in tutta Italia, conta su migliaia di volontari che si impegnano ogni giorno per fare una grande differenza nella vita di chi ha bisogno di sangue.
Il sangue donato viene utilizzato per curare malattie, durante interventi chirurgici, in caso di incidenti e molte altre situazioni di emergenza e conuna sola trasfusione è possibile salvare fino a tre vite umane.
La donazione di sangue è anonima e gratuita e non comporta alcun rischio per la salute del donatore, poiché il materiale utilizzato è ovviamente sterile e monouso.
Anzi, grazie ai periodici controlli medici, il donatore tiene sotto controllo la propria salute e individua prontamente eventuali problemi di cui potrebbe non essere consapevole.
Inoltre, la donazione del sangue può migliorare la circolazione sanguigna nel corpo, riducendo il rischio di malattie cardiovascolari e migliorando l’apporto di ossigeno ai tessuti.
La donazione di sangue è aperta a tutti coloro che rispondono ai requisiti richiesti, ovvero:
ETÀ. Per candidarsi come donatore è necessario avere un’età compresa tra i 18 e i 60 anni. Tuttavia, è possibile fare la richiesta anche dopo i 60 anni , previa autorizzazione del medico responsabile della selezione. Sarà possibile continuare a donare il sangue fino al 70° anno, sempre a seguito di valutazione dello stato di salute.
PESO, che non può essere inferiore ai 50kg
STATO DI SALUTE BUONO
STILE DI VITA sano, privo di comportamenti che possano compromettere la salute di chi riceve il sangue donato.
A tal proposito, viene sempre effettuato un controllo medico per verificare l’idoneità alla donazione e la sicurezza del donatore.
Diventare donatore AVIS è molto semplice. Infatti, è sufficiente prendere contatto con la sede associativa più vicina (https://www.avis.it/mosaic/it/sedi-territoriali) e chiedere informazioni sulla visita di idoneità. Successivamente si fisserà un appuntamento per sottoporsi agli accertamenti necessari tramite questionario e colloquio medico, nonché a una visita medica e un prelievo del sangue per ulteriori accertamenti.
Se da tali accertamenti non si riscontrano anomalie, è possibile fissare la prima donazione, o se possibile, donare direttamente.
Donare il sangue è un gesto di grande generosità che può fare la differenza nella vita di molte persone e, tra tutti i benefici, quello più importante per il donatore è senz’altro il senso di gratificazione di aver aiutato qualcuno in difficoltà.
Superbonus 110%, uno degli argomenti più discussi degli ultimi tempi, inizialmente visto come una grande opportunità per molte famiglie italiane, tramutata poi in preoccupazione per i rischi a esso correlati. Rischi che non intaccano solo il cliente finale, ma anche le imprese che effettuano i lavori e i General Contractor.
Ed è proprio a quest’ultima figura che ci siamo rivolti, per far chiarezza su questo tema ancora pieno di interrogativi.
Stiamo parlando di Energy Italy SpA, azienda Leader nel settore delle energie rinnovabili, fondata dall’imprenditore Benedetto Roberto Ingoglia, oggi anche strutturata come General Contractor che ha portato a compimento centinaia di interventi Superbonus 110%, riuscendo a barcamenarsi negli innumerevoli cambiamenti della norma.
Tutto ciò è stato possibile grazie alla creazione di una rete di imprese, alla quale convergono oltre 235 imprese edili dislocate su tutto il territorio; e grazie alla fondazione di una società di Ingegneria facente parte del Gruppo Energy, la Energy Ing, alla quale convergono oltre 340 tecnici qualificati, dedicati alla progettazione degli interventi, che ad oggi ammontano a oltre 500 abitazioni unifamiliari e 350 piccoli condomini.
Una realtà ben strutturata, certo, ma che ha dovuto anch’essa confrontarsi con le grosse difficoltà derivanti, oltre che dal contesto econonomico e sociale europeo poco favorevole, anche e soprattutto dai continui cambiamenti normativi (uno ogni 52 giorni) proprio sul tema Superbonus 110%, le cui conseguenze hanno inevitabilmente ridotto i tempi di applicazione della normativa stessa.
Basti pensare che il Decreto Rilancio, entrato in vigore il primo di luglio 2020, doveva consentire alle imprese e ai proprietari delle abitazioni di effettuare i lavori in un arco di tempo di circa due anni e mezzo; ma a causa dei ritardi relativi alla pubblicazione dei decreti attuativi e dei chiarimenti dell’ADE, è partito nella sua piena operatività solamente nel febbraio 2021.
Ma non finisce qui: da febbraio ad oggi molti altri sono stati i cambiamenti della norma, che hanno obbligato la revisione di interi progetti, con un conseguente notevole ritardo nell’esecuzione dei lavori e della certificazione degli stessi.
Per ultimo, quando tutto sembrava finalmente funzionare, a ottobre il Governo ha emanato il cosiddetto Decreto Antifrode, sicuramente necessario per tutti gli altri bonus non regolamentati, ma che di riflesso ha bloccato anche il Superbonus 110%, che di frodi ne ha subite veramente poche, in proporzione agli altri, fonte ADE.
Ciò ha causato l’attuale blocco totale dell’acquisizione dei crediti fiscali da parte delle banche e di altri istituti finanziari, fermando nuovamente le attività, creando un potenziale ma serio problema ai proprietari delle abitazioni, in quanto, qualora non si riuscisse a completare i lavori entro il 31 dicembre p.v., eventuali crediti relativi ai primi sal, dovranno essere restituiti.
Tornando quindi all’esempio di Energy Italy SpA, che nonostante le difficoltà è riuscita e continua tutt’oggi a portare avanti i lavori, offrendo diverse soluzioni ai propri clienti, al fine di chiudere i cantieri aperti entro i tempi previsti, vogliamo sottolineare l’importanza di affidarsi ad aziende strutturate ed esperte nel mercato, in grado di gestire gli imprevisti derivanti dal contesto normative, senza dover improvvisare, rischiando di ritrovarsi in una situazione dalla quale potrebbe essere molto difficile uscire senza gravi conseguenze sui clienti finali.
Dopo più di due anni e tre (per alcuni quattro) dosi di vaccino contro il Covid 19, sembrerebbe esserci finalmente una luce in fondo al tunnel! Dal 1° aprile, infatti, finalmente possiamo cominciare a riprendere a conoscere quella che una volta era conosciuta come normalità nella nostra società, sempre con grande cautela chiaramente. Noi di Atlas Magazine vorremmo ricapitolare quelle che saranno le nuove regole che entreranno in vigore, un po’ per chiarezza e un po’ capire quali potrebbero essere i prossimi passi di questa lenta ripresa.
Nonostante la conclusione dello stato di emergenza, le buone vecchie mascherine saranno ancora con noi, non in tutti i casi ma come viene descritto nel nuovo decreto ci saranno delle situazioni che ancora ad oggi necessitano queste misure di sicurezza, ovvero:
a) per l’accesso ai seguenti mezzi di traporto e per il loro utilizzo:
aeromobili adibiti a servizi commerciali di trasporto di persone;
navi e traghetti adibiti a servizi di trasporto interregionale;
treni impiegati nei servizi di trasporto ferroviario passeggeri di tipo interregionale, Intercity, Intercity Notte e Alta Velocità;
autobus adibiti a servizi di trasporto di persone, ad offerta indifferenziata, effettuati su strada in modo continuativo o periodico su un percorso che collega più di due regioni ed aventi itinerari, orari, frequenze e prezzi prestabiliti;
autobus adibiti a servizi di noleggio con conducente;
mezzi impiegati nei servizi di trasporto pubblico locale o regionale;
mezzi di trasporto scolastico dedicato agli studenti di scuola primaria, secondaria di primo grado e di secondo grado;
b) per l’accesso a funivie, cabinovie e seggiovie, qualora utilizzate con la chiusura delle cupole paravento, con finalità turistico – commerciale e anche ove ubicate in comprensori sciistici;
c) per gli spettacoli aperti al pubblico che si svolgono al chiuso o all’aperto in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, locali di intrattenimento e musica dal vivo e in altri locali assimilati, nonché per gli eventi e le competizioni sportivi.
C’è da specificare anche che ci saranno dei soggetti esclusi da queste regole e sono:
i bambini di età inferiore ai sei anni;
le persone con patologie e/o disabilità che non permettano l’uso della mascherina, nonché le persone che devono comunicare con una persona con disabilità in modo da non poter fare uso del dispositivo
i soggetti che stanno svolgendo un’attività sportiva.
Ma arriviamo a quello che è stato il grande protagonista dall’anno scorso, frutto di grandi dibattiti e manifestazioni: il Green Pass e la sua evoluzione, il Super Green Pass.
GREEN PASS BASE: LE REGOLE DAL 1° APRILE
L’idea che si fonda sulle nuove regole è sempre orientata sulla graduale eliminazione del Green Pass. Ci saranno quindi ancora delle situazioni in cui sarà necessario esserne muniti, ovvero:
nelle mense e catering continuativo su base contrattuale;
servizi di ristorazione svolti al banco o al tavolo, al chiuso, da qualsiasi esercizio, ad eccezione dei servizi di ristorazione all’interno di alberghi e di altre strutture ricettive riservati esclusivamente ai clienti ivi alloggiati;
concorsi pubblici;
corsi di formazione pubblici e privati, fermo restando quanto previsto dall’articolo 9-ter.1 e dagli articoli 4-ter.1 e 4-ter.2 del decreto legge 1° aprile 2021, n. 44, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 maggio 2021, n. 76;
colloqui visivi in presenza con i detenuti e gli internati, all’interno degli istituti penitenziari per adulti e minori;
partecipazione del pubblico agli spettacoli aperti al pubblico, nonché agli eventi e alle competizioni sportivi, che si svolgono all’aperto.
Dal 1° al 30 aprile 2022 è consentito sull’intero territorio nazio- nale esclusivamente ai soggetti muniti di una delle certificazioni verdi COVID-19 da vaccinazione, guarigione o test, cosiddetto green pass base, l’accesso ai seguenti mezzi di trasporto e il loro utilizzo:
aeromobili adibiti a servizi commerciali di trasporto di persone;
navi e traghetti adibiti a servizi di trasporto interregionale, ad esclusione di quelli impiegati per i collegamenti marittimi nello Stretto di Messina e di quelli impiegati nei collegamenti marittimi da e per l’arcipelago delle Isole Tremiti;
treni impiegati nei servizi di trasporto ferroviario passeggeri di tipo interregionale, Intercity, Intercity Notte e Alta Velocità;
autobus adibiti a servizi di trasporto di persone, ad offerta indifferenziata, effettuati su strada in modo continuativo o periodico su un percorso che collega più di due regioni ed aventi itinerari, orari, frequenze e prezzi prestabiliti;
autobus adibiti a servizi di noleggio con conducente
GREEN PASS RAFFORZATO: E ADESSO?
Anche per questo caso, il GPR vuole essere gradualmente omesso, ma appunto come citato a inizio articolo le regole del gioco sono tutte ritmate da grande cautela. Dunque sarà ancora presente la versione potenziata del Green Pass ma solo in determinati casi. Andiamo a vederli:
piscine, centri natatori, palestre, sport di squadra e di contatto, centri benessere, anche all’interno di strutture ricettive, per le attività che si svolgono al chiuso, nonché spazi adibiti a spogliatoi e docce, con esclusione dell’obbligo di certificazione per gli accompagnatori delle persone non autosufficienti in ragione dell’età o di disabilità;
convegni e congressi;
centri culturali, centri sociali e ricreativi, per le attività che si svolgono al chiuso e con esclusione dei centri educativi per l’infanzia, compresi i centri estivi, e le relative attività di ristorazione;
feste comunque denominate, conseguenti e non conseguenti alle cerimonie civili o religiose, nonché eventi a queste assimilati che si svolgono al chiuso;
attività di sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò;
attività che abbiano luogo in sale da ballo, discoteche e locali assimilati;
partecipazione del pubblico agli spettacoli aperti al pubblico, nonché agli eventi e alle competizioni sportivi, che si svolgono al chiuso.
ISOLAMENTO E AUTO SORVEGLIANZA
Nel caso si risultasse positivi e si fosse stati a contatti con un soggetto positivo, le regole rimangono pressoché invariate dal momento che ancora oggi costituisce una situazione di pericolo essere esposti al virus.
Per chi fosse positivo, dunque, rimarrà invariata l’isolamento nella propria dimora fino all’accertamento della guarigione. Per chi fosse stato un contatto stretto con la persona infetta invece ci sarà sempre il regime di auto sorveglianza, consistente nell’obbligo di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo FFP2, sia in luoghi chiusi che in assembramenti fino al decimo giorno dall’ultimo contatto. Eventualmente comparissero i sintomi, sarà necessario rivolgersi in una clinica abilitata per svolgere un test rapido o molecolare dal quinto giorno dall’ultimo contatto.
Qualora l’esito risultasse negativo, si potrà chiaramente cessare il periodo di isolamento. Concludendo, possiamo ribadire che piano piano, con la giusta cautela e buon senso, stiamo rivedendo un ricordo sbiadito della normalità. I prossimi passi saranno sempre più incentrati verso una graduale eliminazione del Green Pass e delle mascherine, ma sempre nella speranza non ci siano nuovi inconvenienti legati alle varianti del virus.
Il Metaverso è stata una notizia che ha cambiato le visioni sul futuro in ciascuno di noi: un mondo completamente digitale che ti permette letteralmente di navigare il web, come lo faresti nella realtà.
Per molti sembra essere l’ennesimo passo verso un futuro sem- pre più oscuro, dominato dall’alienazione umana, in cui ognuno rimane intrappolato nel proprio universo creato a sua immagine e somiglianza, rifiutando la realtà.
Per altrettanti invece si sono aperte nuove opportunità da coglie- re, investendo e creando l’infrastruttura per farsi trovare pronti per qualsiasi nuovo avvenimento, generando anche un nuovo guadagno: negozi digitali, social network immersivi, giochi in realtà virtuale e infine NFT.
Ma cosa sono i NFT?
Negli ultimi mesi se ne è parlato parecchio, un acronimo che si- gnifica non-fungible token (in italiano token non fungibile o get- tone non replicabile). In maniera semplicistica, si tratta di certificati “di proprietà” su opere digitali.
Dettagliatamente è un tipo speciale di token crittografico che rappresenta l’atto di proprietà e il certificato di autenticità scritto su Blockchain di un bene unico (digitale o fisico). Proprio per la loro natura di non reciprocità, si differenziano dunque dalle criptovalute, come i bitcoin per esempio, che sono invece fungibili. Gli NFT vengono usati in applicazioni particolari che richiedono oggetti digitali unici come cripto art, oggetti da collezione digitali e giochi online. In particolare, il mondo dell’arte è uno dei primi campi di utilizzo di NFT, per la sua capacità di fornire prove di autenticità e proprietà dell’arte digitale che altrimenti avrebbe dovuto fare i conti con il potenziale della riproduzione di massa e distribuzione non autorizzata sul web. Il mercato dei NFT nel terzo trimestre del 2021 valeva 10,7 miliardi di dollari.
Come funzionano i NFT?
L’acquisto di un’opera legata a un non-fungible token non è l’acquisto dell’opera, ma la possibilità di dimostrare un diritto sull’opera, garantito tramite uno smart contract. Tutto comincia con una versione digitale dell’opera d’arte. Solitamente, si usa una foto digitale o una sua documentazione filmata e salvata in formato digitale. Viene compressa in una sequenza, chiamata hash (dal verbo to hash in inglese, ovvero sminuzzare), che poi viene memorizzata su una blockchain. L’uso di questi token ha aperto la strada a un mercato automatizzato di hash, in cui il creatore può usare il token per aggiungere al suo interno il proprio hash e quindi venderlo in cambio di un pagamento in criptovaluta. Dal momento che l’NFT tiene al suo interno traccia delle vendite dell’hash, in modo che risulta possibile tracciare i passaggi di mano fino al suo creatore, è possibile dimostrarne il possesso con una prova di autenticità e di proprietà dell’opera. Proprio come detto all’inizio, anche con questo aspetto di non reperibilità si può tranquillamente separare NFT con criptovalute.
Il diritto d’autore e la normativa
I NFT hanno rivoluzionato il campo del diritto d’autore nel loro complesso. Dalla loro nascita, nel 2014, si sono rivelati una grande novità. Nell’ambito degli NFT, tramite il loro utilizzo, chi acquista un token non acquista i diritti d’autore sul contenuto oggetto del token, ma acquista un certificato che gli consente di tenere trac- cia e provare la proprietà della copia digitale acquistata. Quindi di una stessa opera possono essere venduti indefiniti NFT a soggetti diversi, tutti allo stesso modo proprietari di una singola copia, ma non dell’originale. Quest’ultimo rimarrà di esclusiva proprietà dell’autore che avrà la possibilità di sfruttare economicamente un numero indefinito di volte la propria opera, venendo remunerato per l’acquisto di un token ad essa collegato.
Come acquistare un NFT e come investire
Per i molti che ancora non hanno mai affrontato l’argomento del- le NFT o comunque per le criptovalute volendo, per acquistare serve una blockchain. Ma di quale tipologia? Quasi sempre si tratta dell’Ethereum, ma ultimamente stanno arrivando soluzioni alternative come Flow Blockchain, Binance Smart Chain, Solana, Cardano, Polygon, TRON e EOS. Le piattaforme per negoziare NFT sono numerose, da Open Sea a Nifty Gateway, da Valuables (per l’acquisto di tweet) a CryptoKitties. Ci sono Rarible e SuperRare specializzate in opere d’arte o Valuables per l’acquisto di tweet. Le transazioni avvengo- no per la quasi totalità dei casi in criptovaluta; quindi, è necessa- rio disporre di un portafoglio digitale (wallet) come Metamask.
Alcuni casi simbolo
Nella classifica degli NFT più costosi domina la crypto-art. A inizio 2021 ha suscitato grande clamore l’artista digitale Beeple che ha lanciato il lavoro Everydays. The first 5000 days, un collage di altre 5000 opere, venduta dalla famosa casa d’aste Christie’s per una cifra di circa 39.000 ETH, cioè oltre 69 milioni di dollari, a Me- takovan, pseudonimo del fondatore di Metapurse, il più grande fondo NFT al mondo. Di fatto Metakovan non ha la disponibilità del file, ma a tutti gli effetti è l’unico possessore della totalità dei diritti associati all’opera. Tra i non-fungible token più cari anche il primo tweet della storia, scritto da Jack Dorsey, venduto per 2,9 milioni di dollari.
Adesso l’articolo si farà decisamente più tecnico ma cercherò di spiegare al meglio ogni aspetto. Partiamo intanto dal dato di fatto che il settore sta vivendo una fase di grande speculazione e per una buona fetta di progetti digitali in vendita è poco chiaro chi ci sia dietro: non solo chi abbia creato l’opera, ma anche la roadmap studiata per far crescere il
valore del progetto stesso. Altro aspetto a cui prestare attenzione riguarda il modo in cui minare (ossia “coniare”) un NFT. È possibile farlo con una public mint, oppure tramite whitelist. Nel primo caso è molto importante sapere che esiste il problema della gas war. Per ogni transazione, oltre al valore stesso dell’opera, si deve sempre riconoscere alla blockchain una fee, ovvero una tassa. Quest’ultima è un dato variabile, dipende dalla blockchain stessa, ma cambia anche in base alla domanda generata dal mercato per quel determinato NFT. Al verificarsi di una gas war, con migliaia di utenti interessati, il valore della fee crescerà in modo esponenziale, superando di molto anche il valore stesso del token. Una volta però che si è scommesso, puntando sul gas fee, quest’ultima andrà comunque pagata alla blockchain, anche se non si riesce ad aggiudicarsi nemmeno un NFT e non può essere rimborsata da parte di nessuno, poiché appunto va alla blockchain usata.
La whitelist, invece, è una lista privilegiata di persone con accesso prioritario all’acquisto (randomizzato). Chi accede alla whitelist riuscirà ad aggiudicarsi uno o più degli NFT, ma quale porterà nel proprio wallet sarà il caso a deciderlo. Può capitare di acquistare un NFT rarissimo, come un’opera poco rara.
Insomma, NFT, Metaverso, criptovalute, portafogli. Tantissimi termini, tantissime conoscenze su un mondo ancora molto giovane nonostante esisti da una decina di anni. Resta da continuare a informarsi e capire le nuove potenzialità, guadagni e insidie per poter effettivamente capire cosa abbiamo davanti a noi e in che modo migliore possiamo usare tutto questo.
Con Legge n. 206 del 26 novembre 2021, la Camera dei Deputati e il Senato della Repubblica hanno delegato il Governo ad adottare uno o più decreti legislativi volti alla riforma del processo civile entro il termine di un anno dall’entrata in vigore della legge delega.
La legge delega prevede i principi e i criteri direttivi ai quali il Governo dovrà attenersi nell’emanazione di tali decreti: il fine della riforma è quello di garantire una maggiore efficienza, razionalità e speditezza dei procedimenti civili, operando sempre nel rispetto del principio del contraddittorio.
Si è cercato di raggiungere tali obiettivi sia attraverso la conferma delle innovazioni introdotte a seguito dell’emergenza sanitaria, quali la possibilità di effettuare udienze da remoto e in modalità di trattazione scritta, sia attraverso la riforma dei vari procedimen- ti previsti dal Codice di Procedura Civile.
In primo luogo, è stato innovato il processo di primo grado davanti al Tribunale. Con l’obiettivo di accelerare i tempi di definizione del giudizio, è ora previsto che sia l’atto di citazione che la comparsa di costituzione debbano già contenere le istanze istruttorie e i documenti. Lo scambio delle memorie viene anticipato alla fase anteriore alla prima udienza: a fronte della com- parsa di costituzione del convenuto, l’attore potrà depositare memoria formulando domande ed eccezioni che siano conseguenza delle domande ed eccezioni del convenuto, come la richiesta di autorizzazione alla chiamata in causa di un terzo, nonché indicare nuovi mezzi di prova e produrre nuovi documenti; entro un ulteriore termine prima dell’udienza, anche il convenuto potrà depositare le proprie memorie per modificare le proprie domande, indicare nuovi mezzi di prova e produrre nuovi documenti. Nel corso della prima udienza, dunque, il giudice potrà provvedere direttamente all’ammissione delle istanze istruttorie: occorre, però, tener presente che egli potrà procedere in tal senso solo nel caso in cui abbia avuto esito negativo il tentativo obbligatorio di conciliazione tra le parti, tenute a comparire personalmente a tale udienza. L’eventuale udienza di assunzione delle prove deve essere fissata entro 90 giorni. Anche la fase decisoria viene forte- mente riformata nell’ottica di garantire una maggiore speditezza della procedura, mediante l’abolizione dell’udienza di precisazione delle conclusioni e la previsione di termini più ristretti: il Giudice, infatti, potrà emettere sentenza a seguito di discussione orale ai sensi dell’art. 281 sexies c.p.c.. oppure, ove non ritenga di procedere a norma di tale articolo, potrà fissare udienza di rimessione della causa in decisione, assegnando un termine non superiore a 60 giorni prima di tale udienza per il deposito di note contenenti la precisazione delle conclusioni, un secondo termine non superiore a 30 giorni prima di tale udienza per il deposito di comparse conclusionali e un terzo termine non superiore a 15 giorni prima di tale udienza per il deposito di memorie di replica. Se il Giudice è monocratico, la sentenza dovrà essere depositata entro 30 giorni; invece, se il Giudice è collegiale (si noti bene che la riforma prescrive la riduzione dei casi in cui il Tribunale debba giudicare in composizione collegiale), la sentenza dovrà essere depositata entro 60 giorni. Alla disciplina del processo di primo grado avanti al Tribunale, dovrà altresì uniformarsi la disciplina del giudizio avanti al Giudice di Pace.
Anche il giudizio di appello è stato riformato, non solo con la re-introduzione della figura del consigliere istruttoria, ma anche attraverso l’uniformazione alla nuova disciplina del giudizio di primo grado: anche in appello, infatti, è prevista l’abolizione dell’udienza di precisazione delle conclusioni, sostituita da un’udienza per la rimessione della causa in decisione e la previsione del deposito dei fogli di precisazione delle conclusione e delle memorie conclusioni prima di tale udienza. È previsto altresì che la sentenza debba essere depositata entro 60 giorni.
Per quanto riguarda il giudizio di cassazione, la novità più rilevante riguarda l’introduzione del rinvio pregiudiziale in cassazione, tramite il quale il giudice di merito può ottenere che la Suprema Corte pronunci immediatamente il “principio di diritto” relativo ad una questione esclusivamente giuridica che presenti gravi difficoltà interpretative, sia particolarmente importante e sia dunque suscettibile di porsi in numerose controversie. L’attenzione del legislatore non è stata rivolta in via esclusiva al processo di cognizione, ma anche al processo di esecuzione. Anche in tal caso, le innovazioni sono volte a favorire un’accelerazione dei tempi per procedere a pignoramenti e sfratti: la novità più importante è senza dubbio rappresentata dall’abolizione delle disposizioni sul titolo esecutivo e sulla spedizione in forma esecutiva. In questo modo, infatti, non sarà più necessario accedere in cancelleria per il rilascio della formula esecutiva, ma basterà attestare la conformità dell’atto all’originale, con notevole risparmio di costi e di tempi.
Si sottolinea, infine, che con questa riforma il legislatore ha inteso anche promuovere il ricorso agli strumenti di risoluzione alternativa delle controversie, prevedendo non solo un’estensione sia dei casi in cui è obbligatorio ricorrere alla mediazione che dei casi in cui è possibile ricorrere alla negoziazione assistita, ma anche l’introduzione di nuovi incentivi sia fiscali (es.: incremento della misura dell’esenzione dall’imposta di registro, credito d’imposta commisurato al compenso dell’avvocato etc.) che giuridici (es.: disciplina più specifica dell’istruttoria stragiudiziale, con l’obiettivo di rendere le prove utilizzabili nell’eventuale successivo giudizio di merito). Per razionalizzare la materia, il Governo è stato in particolare delegato ad adottare un testo unico degli strumenti complementari alla giurisdizione (TUSC).
Infine, si segnala che la parte finale del testo legislativo ha ad oggetto la riforma dei procedimenti in materia di persone, minorenni e famiglia, con la previsione di un unico rito appli- cabile a tutti i procedimenti relativi alla materia e dell’istituzione del nuovo “Tribunale per le persone, per i minorenni e per le famiglie”, che andrà a sostituire l’attuale tribunale per i minorenni. Si evidenzia l’attenzione che il legislatore ha rivolto al tema della violenza domestica e/o di genere, in ottemperanza a quanto pre- visto dalla Convenzione del Consiglio d’Europa firmata a Istanbul in data 11 maggio 2011 e in risposta ai più recenti fatti di cronaca che hanno reso evidente la necessità di un intervento legislativo più incisivo.
Non resta, dunque, che attendere l’emanazione dei decreti legislativi al fine di valutare l’effettivo impatto che tale riforma avrà sulla giustizia italiana.
Da più di un anno la nostra società è gravemente ferita dal coronavirus e la normalità che conosciamo è ormai solo un ricordo lontano.
Stiamo decisamente affrontando un periodo intenso sotto ogni aspetto, da quello economico a quello psicologico, che mette a dura prova tutti noi.
Ma oltre alla parte negativa è sacrosanto poter anche scrivere delle notizie che rafforzino il nostro spirito, che aprano dei piccoli spiragli di luce speranzosi per tornare a vivere tutti assieme quella che prima definivamo “quotidianità”. Oggi più che mai uno degli aspetti fondamentali di questo tema è proprio quello del viaggio: vedere posti nuovi o i propri parenti lontani.
Ecco perché oggi vi parlerò del Certificato Verde, il primo passo per tornare a conquistare la nostra normalità di sempre. Ma andiamo con ordine.
CHE COS’È:
Il certificato verde digitale sarà una prova del fatto che una persona è stata vaccinata contro la COVID-19, è risultata negativa al test o è guarita dalla COVID-19. Il certificato sarà disponibile, gratuitamente, in formato digitale o cartaceo, e comporterà un codice QR che ne garantirà la sicurezza e l’autenticità. La Commissione predisporrà un gateway (una porta in parole povere) per garantire che tutti i certificati possano essere verificati in tutta l’UE e aiuterà gli Stati membri nell’attuazione tecnica dei certificati.
COME SI OTTIENE IL CERTIFICATO?
Le autorità nazionali sono responsabili del rilascio del certificato. Potrebbe, ad esempio, essere rilasciato dagli ospedali, dai centri di test o dalle autorità sanitarie.
La versione digitale può essere salvata su un dispositivo mobile. I cittadini possono inoltre richiedere una versione cartacea. Entrambe le versioni disporranno di un codice QR contenente le informazioni essenziali e di un sigillo digitale per garantire l’autenticità del certificato.
IN CHE MODO CONTRIBUIRÀ ALLA LIBERA CIRCOLAZIONE?
Il certificato verde digitale sarà accettato in tutti gli Stati membri dell’UE. Contribuirà a far sì che le restrizioni attualmente in vigore possano essere revocate in modo coordinato.
Quando viaggiano, tutti i cittadini dell’UE o i cittadini di paesi terzi che soggiornano o risiedono legalmente nell’UE in possesso di un certificato verde digitale dovrebbero essere esentati dalle restrizioni alla libera circolazione allo stesso modo dei cittadini dello Stato membro visitato.
Se uno Stato membro continua a imporre ai titolari di un certificato verde digitale l’obbligo di quarantena o di effettuare un test, deve comunicarlo alla Commissione e a tutti gli altri Stati membri e giustificare tale decisione.
Non sarà quindi (in teoria) più necessaria la quarantena una volta atterrati in un nuovo territorio appartenente all’Unione Europea e soprattutto se si è legalmente cittadino europeo.
COME FUNZIONERÀ IL CERTIFICATO?
Sarà disponibile in 2 versioni, ossia cartaceo e digitale e verrà fornito con un codice QR per evitarne la falsificazione. Nel momento di verifica, verrà scansionato il codice QR e verificata la firma.
Ogni organismo autorizzato a rilasciare i certificati ha la chiave di firma digitale, così da poter rendere sicuro e verificabile ogni documento, e verranno protetti in una banca apposita in ciascun paese.
La Commissione europea successivamente creerà una porta mediante la quale tutte le firme dei certificati potranno essere verificate in tutta l’UE. I dati personali codificati nel certificato non passeranno attraverso il gateway dato che ciò non è necessario per verificare la firma digitale. La Commissione europea aiuterà inoltre gli Stati membri a sviluppare un software che potrà essere utilizzato dalle autorità per controllare i codici QR.
HA IMPORTANZA QUALE VACCINO I CITTADINI HANNO RICEVUTO?
Viste le tante polemiche trascorse in queste settimane di vaccinazioni, è anche lecito farsi questo tipo di domanda, anche per capire le diverse restrizioni di questa proposta della Commissione Europea.
Ebbene I certificati di vaccinazione saranno rilasciati a una persona vaccinata con qualsiasi vaccino contro la COVID-19. Per quanto riguarda la deroga alle restrizioni sul tempo di quarantena al momento di arrivo, gli Stati membri dovranno accettare i certificati di vaccinazione per vaccini che hanno ottenuto l’autorizzazione all’immissione in commercio nell ‘UE.
QUALI SARANNO LE PROSSIME TAPPE DI QUESTA DECISIONE STORICA PER TORNARE A VIAGGIARE?
Dopo l’approvazione, la Commissione europea istituirà un’infrastruttura digitale che agevoli l’autenticazione dei certificati verdi digitali. Gli Stati membri invece dovranno apportare le modifiche necessarie ai rispettivi sistemi nazionali di cartelle cliniche. Tutto questo processo si verificherà nell’estate 2021.
QUANDO VERRÀ PORTATO IN TUTTO IL MONDO QUESTO PERMESSO?
La commissione collabora con l’Organizzazione mondale della sanità e l’organizzazione internazionale che rappresenta il trasporto aereo per garantire che i certificati rilasciati nell’UE possano essere riconosciuti nel resto della giurisdizione mondiale.
Il Certificato Verde diventa di fatto il primo vero passo per un ritorno alla nostra normalità, per viaggiare e scoprire in tranquillità e senza dover passare dalle annose quarantene che oggi giustamente per precauzioni vengono stabilite per chi si ritrova a dover compiere un viaggio, sia per lavoro che per svago.