Il rapporto tra nuovi media, digitalizzazione e sostenibilità ambientale: trasformazioni culturali e nuovi strumenti per costruire aziende Eco-friendly

Digitalizzazione e sostenibilità ambientale, due concetti cardini della società odierna e che vantano un legame sempre più evidente. Per sostenibilità ambientale si intende la condizione di uno sviluppo in grado di assicurare il soddisfacimento dei bisogni della generazione presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di realizzare i propri (Treccani, Enciclopedia online). 

Si tratta di un concetto che è indissolubilmente legato all’impatto delle singole azioni sull’ambiente e, di conseguenza, al più generale principio del rispetto dell’ambiente. Oggi è più che mai ritenuto importante agire in modo sostenibile, ovvero ottimizzare e minimizzare l’impatto ambientale delle proprie azioni, delle proprie scelte, così da salvaguardare il mondo che ci circonda. 

Le nuove tecnologie e le trasformazioni culturali derivate da esse, hanno dei vantaggi per l’ambiente e per la salvaguardia del nostro pianeta. In un’ottica di sostenibilità, la digitalizzazione permette di ottenere benefici ambientali a lungo termine. 

Parlare di innovazione e digitalizzazione a beneficio dell’ambiente significa ridurre stampe, consumi, eliminando (o quanto meno limitando) la maggior parte dei processi derivanti dalla produzione e dalla diffusione di supporti fisici, nonché ridurre i costi in termini economici. 

Comunicare attraverso l’utilizzo dei social media o dei differenti strumenti a supporto del mondo digitale consente sia a privati che ad aziende di limitare l’impatto ambientale e operare con velocità, semplicità, chiarezza. Comunicare attraverso l’utilizzo del digitale non solo protegge il nostro ecosistema ma azzera distanze, elimina gli spostamenti, dona voce a tutti gli individui. 

Per questi motivi – e molti altri ancora – la digitalizzazione e la conseguente trasformazione culturale sviluppata da tale fenomeno, ed ancora oggi in atto, è sempre più protagonista del nostro quotidiano, delle nostre aziende. In questi mesi più che mai, abbiamo sentito parlare del lavoro in smart working: consente di mantenere la massima efficienza professionale e, nel frattempo, riduce l’impatto ambientale dovuto da differenti attività lavorative, come ad esempio il traffico o, ancora, tutti questi aspetti negativi legati agli spostamenti per recarsi sul luogo di lavoro. 

Operare in smart working con a disposizione le tecnologie del mondo digitale, permette inoltre di velocizzare diversi processi lavorativi. Ma non tutte le attività quotidiane sono digitalizzabili. Così come la digitalizzazione non riguarda solo il mondo del lavoro. 

La trasformazione culturale attivata dal digitale, per apportare benefici al nostro pianeta deve però necessariamente trovare il punto di partenza nelle scelte e azioni dei singoli individui. Solo grazie al connubio tra sensibilità individuale e innovazione è possibile beneficiare della digitalizzazione in ottica ambientale. 

Per migliorare le prestazioni aziendali e operare per lo sviluppo un’industria e un’economia meno inquinanti, è fondamentale la scelta del singolo.

In questo contesto, l’Agenda ONU 2030 e gli obiettivi del Green New Deal rappresentano un vero e proprio punto di partenza per lo sviluppo di una Rivoluzione aziendale in ottica ambientale. L’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile permette di migliorare le prestazioni aziendali, favorendo un’industria e un’economia meno inquinanti. 

Gli obiettivi di sviluppo sostenibile, inoltre, riconoscono lo stretto legame tra il benessere umano e la salute dei sistemi naturali (Wikipedia Enciclopedia online, definizione Agenda 2030), e l’importanza del capitale umano. L’Agenda ONU 2030 per lo sviluppo sostenibile, sottoscritta il 25 settembre 2015 da 193 Paesi delle Nazioni unite, tra cui l’Italia, è un programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità, è costituita da 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile, inseriti all’interno di un programma d’azione più vasto, composto da 169 target (traguardi). Questi ultimi – da raggiungere entro il 2030 – rappresentano una vera e propria sfida da vincere in ambito ambientale, economico, sociale e istituzionale.

Anche noti come 17 Goals hanno l’obiettivo di porre fine alla povertà, di lottare contro l’ineguaglianza, affrontare i cambiamenti climatici e costruire una società che rispetti i diritti umani.

Così, acquisiscono fondamentale valore sia l’individuo sia l’ambiente, considerati essenza del cambiamento e dello sviluppo. E il digitale diventa sfida per la sostenibilità ambientale.

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