L’autunno: una stagione dell’anima

autunno

Con l’equinozio d’ Autunno (che può cadere ogni anno in un giorno diverso ma sempre tra il 22 e 23 settembre), salutiamo l’estate e apriamo le porte alla stagione autunnale, con le prime cioccolate calde, le castagne ed i suoi tappeti di foglie.

L’Autunno è infatti il tempo della magia dei colori, raffigurata magistralmente in “Impressioni D’autunno all’ Argenteuil“ di Claude Monet  in cui il paesaggio e i tipici colori di questa stagione predominano sul resto; in  lontananza appaiono alcune costruzioni di Argenteuil, mentre sulle acque  del letto del fiume si proietta il riflesso delle piante e degli alberi che si affacciano su di esso con i caratteristici caldi colori della stagione.

L’Autunno è la stagione cantata da Salvatore Quasimodo che rende questa stagione metafora della condizione umana.

Se anche voi, come me, siete rapiti dall’ atmosfera e dalla magia dell’autunno, sappiate che c’è una ragione psicologica, forse inconscia, che lo spiega. I nostri sentimenti per questa stagione, infatti, si basano su una dualità che mette insieme nostalgia per le tradizioni ed eccitamento da nuovo inizio; essa è infatti associata ad eventi e tradizioni che evocano ricordi di tempi felici, come il ritorno a scuola e il ritrovare gli amici, le prime serate insieme attorno ad un camino, i weekend autunnali camminando tra i tappeti di foglie, il profumo delle caldarroste. Ma l’Autunno è anche sinonimo di nuovi inizi: “da bambini associamo l’Autunno al ritorno a scuola, all’incontro con gli amici e da grandi rispondiamo ancora a questo modello mentale che abbiamo sperimentato per i 18 anni di scuola” scrive Kathryn Lively, professoressa di sociologia.

L’etimologia della parola Autunno è connessa al verbo latino “augere”, aumentare, arricchire; andando ancora più alle origini, rintracciamo la radice sanscrita av- o au- che esprime l’idea del saziarsi, del godere. Ecco che, contrariamente a quanto si possa immaginare, la parola autunno non significa la stagione che prepara al tramonto, al declino dell’inverno, bensì, al contrario, la stagione ricca di frutti che la natura ed il lavoro dell’uomo hanno preparato. L’autunno è dunque il tempo del raccolto, quando l’uomo può raccogliere il frutto del suo duro lavoro nei campi; a questa stagione dell’anno solitamente si associava la figura di una divinità greca, Dioniso, il dio della vite, del vino a cui è consacrata, tra l’altro, anche la lepre, cacciata nel mese di novembre.

Lo scorrere del tempo ed il mutare delle stagioni influenzano su diversi livelli il nostro umore e benessere psicologico; secondo recenti teorie, la nostra attività fisica e emotiva è caratterizzata da cicli ricorrenti. La frequenza e l’andamento dei processi fisiologici e comportamentali è determinata in larga parte da fenomeni ambientali (per esempio alternanza diurna-notturna, temperature, tassi d’umidità).

Per tradizione, l’equinozio d’autunno è un passaggio celebrato in molte culture, periodo di raccolto, meditazione e introspezione; anche gli animali raccolgono provviste, mutano la pelliccia o si apprestano a migrare verso l’Equatore dove il clima è più mite. È un fenomeno che ricorda a tutti che è giunta l’ora di prepararsi ad affrontare le fasi più fredde e buie dell’anno solare e magari affrettarsi ad accumulare scorte di energia.

Imparare a vivere l’autunno come stagione esterna ed interna è il segreto del nostro benessere: è il periodo ideale per ricaricare le batterie di corpo e mente.  Di seguito qualche consiglio per vivere al meglio questa stagione:

Mangiare in modo sano.

È sempre meglio acquistare e consumare frutta di stagione perché solo in questo modo possiamo beneficiare al massimo del loro potere e valore nutritivo. Nel mese di novembre bisognerebbe acquistare, per quanto riguarda la frutta:

  • arance: frutta regina dell’Autunno con le sue proprietà benefiche per l’organismo derivate dalla massiccia presenza di vitamina C che rafforza il sistema immunitario e combatte i radicali liberi;
  • castagne: ricche di minerali tra cui calcio, fosforo, sodio e potassio. Aiutano quando l’organismo è stressato a riabilitarlo. Offrono anche una dose di energia e carboidrati e favoriscono la motilità intestinale;
  • cachi: ricchi di zuccheri e potassio, vitamine e hanno anche proprietà depurative e antiossidanti;     
  • mandarino: ricco di vitamina C, fibre e carotene e indicato nelle diete perché estremamente digeribile;
  • mele: le mele hanno pochissimi grassi e tantissime proteine, ricche di vitamine e fibre;
  • pera: è ricca di fibre e ha un elevato indice di sazietà. Ha pochi grassi e aiuta ad abbassare il colesterolo nel sangue;
  • melagrana: apporta tantissimi antiossidanti. Perfetta per contrastare le rughe in quanto contiene vitamina A e potassio. Utile nella lotta contro i radicali liberi, aiuta anche fegato e reni e migliora le funzioni cardiache.

Mentre per quanto riguarda la verdura novembre è il mese di:

  • zucca: Si tratta di un ortaggio tipicamente autunnale ricco di vitamine A, C, e del gruppo B, inoltre è ricca di sali minerali tra cui fosforo, ferro, magnesio e potassio. Ha virtù sedative e aiuta il sistema nervoso centrale ecco perché fa bene anche per combattere ansia e stress;
  • funghi: sono poveri di calorie ma offrono energia e regalano acqua e sali minerali all’organismo. Rafforzano anche le ossa, le unghie e i denti;
  • finocchio: Disintossicante e depurativo i finocchi sono una delle verdure top per depurarsi in autunno e in inverno. Ricco di vitamina C e sali minerali, in particolare il potassio, è ottimo anche in caso di dieta ipocalorica; aiuta la digestione.
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Facciamo lunghe passeggiate all’ aperto.

Questo è il momento ideale per riscoprire il legame con la natura e vivere un’esperienza in grado di riequilibrare corpo e mente. Quali sono i benefici di una passeggiata nei boschi in questo particolare periodo dell’anno?

  • Rafforza il sistema respiratorio. In particolare, gli oli essenziali legnosi emanati dalle conifere e dalle loro resine apportano, attraverso la respirazione, numerosi benefici al corpo e allo spirito, oltre che una connessione più profonda con la natura. Per poter continuare a vivere l’esperienza del bosco anche a casa, si possono utilizzare gli oli essenziali puri come quello di larice, espettorante e antibatterico, ma che ha anche un effetto benefico contro lo stress;
  • riduce i livelli di cortisolo. Il “forest bathing” è un’antica pratica giapponese che, attraverso l’immersione totale nella foresta, aiuta a ridurre lo stress e a normalizzare la pressione sanguigna, con effetti benefici anche sul sistema immunitario; il consiglio è prendere tempo per sé, lasciarsi coinvolgere da tutti i sensi e osservare il colore delle foglie stando nel silenzio della natura, che invita alla quiete interiore;
  • vera e propria sessione di cromoterapia.  Il fenomeno del “foliage” con i suoi colori, secondo la cromoterapia, ha numerosi effetti benefici su mente e corpo. Ogni colore ha una vibrazione energetica che interagisce con l’organismo. «Il rosso è associato al calore e all’energia, è il simbolo del fuoco, del sangue ed è collegato alla forza come spinta all’azione verso un cambiamento. Il giallo trasmette felicità e buonumore, ma raffigura anche la parte intellettuale del cervello, per questo favorisce la concentrazione; questo colore luminoso richiama la leggerezza, è il simbolo di vitalità, ottimismo e rinascita. L’arancione unisce questi due colori e richiama la pace interiore e la trasformazione, trasmettendo sensazioni positive di serenità, creatività ed entusiasmo»;
  • effetto emozionale. Stare in un ambiente naturale ci fa sentire a nostro agio, generando un beneficio fisico ed emotivo. Grazie a una profonda connessione con la natura possiamo rilassarci e ridimensionare le preoccupazioni, staccando per un po’ dai ritmi stressanti per armonizzare quelli biologici.

Concediamoci il privilegio di metterci in discussione e di lasciar andare.

Immergersi nella natura in questo periodo ha un profondo valore simbolico e diventa una grande metafora della vita stessa. Come gli alberi anche noi dovremmo spogliarci di ciò che non è importante per vivere meglio il presente; le foglie che cadono rappresentano le cose che dobbiamo lasciar andare, le cose che non dobbiamo trattenere in quanto non possono più stare con noi.

Impariamo a lasciar andare: subito potremmo avere la sensazione di essere rimasti senza nulla invece dobbiamo semplicemente aspettare che germoglino nuove foglie.

Come scritto da Camus: “L’autunno è una seconda primavera dove ogni foglia è un fiore.”

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